Giappone: tra antico e moderno

  • TOKYO: 3 NOTTI (APA Hotel – 366 chf)
  • KYOTO: 2 NOTTI (Super Hotel – 226 chf)
  • OSAKA: 1 NOTTE (Hotel Premias Umeda – 60 chf)
  • OKAYAMA: 2 NOTTI (Hotel Abest Grande – 187 chf)
  • NAGOYA: 1 NOTTE (APA Hotel Sakae Kita – 60 chf)
  • MATSUMOTO: 2 NOTTI (Hotel Morschein – 163 chf)
  • NAGANO: 1 NOTTE (Ryokan Jizokan Matsuya – 68 chf)

GIORNO 1-2: TOKYO

Domenica 7 aprile, si riparte per la seconda volta direzione Giappone. Questa volta però sarà nel periodo della Sakura (la fioritura dei ciliegi). Ho sempre avuto nel cuore il Giappone, la sua natura e la sua cultura, in questo viaggio però voglio visitarlo in un periodo particolare, la fioritura dei ciliegi appunto. Per il Giappone è il periodo più importante dell’anno!

Arrivo a Tokyo la domenica sera e mi dirigo direttamente in hotel (APA Hotel – Higashi Shinjuku).

Hotel carino, in centro a Shinjuku vicino alla stazione centrale di Tokyo. Il giorno seguente mi sveglio di buon mattino. Purtroppo il tempo non è clemente ma la voglia di scoprire è tanta.

Durante la fioritura dei ciliegi ci sono luoghi specifici e raccomandati (con tanto di depliants) per vedere al meglio questo spettacolo della natura.

Il primo luogo che raggiungo è Gyo-en Park (figura 1) un grande parco a Shinjuku.

Lo spettacolo dei ciliegi in fiore toglie il fiato, le foto si sprecano, sembra di essere in un posto magico. Anche per il popolo giapponese questo periodo dell’anno è una festa e lo si percepisce.

Prendo la metro e mi dirigo a Ueno Park (Ueno-köen), altro parco molto importante di Tokyo dove anche qui si può vedere al meglio la fioritura.

Vicino al quartiere di Ueno e al suo famoso parco vi è un quartiere famoso per aver conservato profondi legami con il vecchio e la sua storia, si chiama YanakaGirando per piccoli templi in legno e vecchi edifici il tempo sembra fermarsi.

Anche la fame però si fa sentire, perciò decido di fermarmi in un ristorante che nella zona è un’istituzione. Si chiama Hantei (figura 2) e si trova in una tradizionale casa centenaria in legno.

Nel pomeriggio mi dirigo in un’altra zona di Tokyo molto tipica per vedere i ciliegi in fiore, Naka-Meguro un quartiere pieno di negozi dell’usato, lounge bar e ristorantini, ma la differenza la fa il canale che divide in due questo quartiere il Meguro-gawa, (Figura 3) con passeggiata tra i ciliegi.

É una zona molto carina, consigliabile anche la sera per una cena e un drink, lontano dalla frenesia del centro di Tokyo.

GIORNO 3: TOKYO

Il giorno seguente mi dirigo nel quartiere di Asakusa che già avevo visitato nel 2016 ma che vale sicuramente la pena rivedere. Il quartiere è rimasto abbastanza intatto, rimane ancora un quartiere popolare, il quartiere che racchiude l’attrattiva più antica di Tokyo e cioè il tempio secolare Sensö-Ji (Figura 5).

Questo Tempio, uno dei più visitati della metropoli, racchiude ancora quell’ atmosfera da antico Giappone.

Aspettatevi orde di turisti al suo interno. All’interno di questo complesso vi è anche il santuario Asakusa-jinja da non perdere. Intorno a questo tempio vi è ancora una Tokyo poco tecnologica, piena di vicoli, botteghe artigianali e ristoranti a gestione famigliare. Sicuramente spenderete una mattina per visitare il tempio e tutto ciò che racchiude questo complesso.

Il pomeriggio lo passo nel quartiere che più mi ha impressionato, un quartiere iper tecnologico, cioè Akihabara, (Figura 6) il cuore pulsante della cultura Otaku (i patiti di anime, manga e tutto ciò che riguarda la tecnologia). Viene anche chiamato Electronic city, quando si esce dalla stazione della metro si è catapultati come in un film.

Palazzi pieni di insegne luminose, negozi di elettronica giganteschi, manga shops e qualsiasi tipo prodotto tecnologico. Ci si immerge in questo mondo fantastico, ci si perde per questi negozi su vari piani.

Famosi in questo quartiere sono i maid café, dei locali particolari che si trovano in Giappone ed esattamente in questo quartiere. Un Maid Cafe, (Figura 7) o meido kissa in giapponese, è un locale in cui si possono consumare cibi e bevande presentate con una grande cura e serviti da cameriere in abiti particolari, in genere vestite da governanti con pizzi e merletti, totalmente devote ai clienti.

L’ambientazione sembra quella di una casa padronale del 1800 con le governanti che si danno da fare per soddisfare ogni richiesta del proprio padrone.

Infatti, è proprio così, cioè che le ragazze di questi locali chiamano gli avventori: “Master” (padrone) se è un uomo e Princess (principessa) se è una donna.

I Maid Cafe a Tokyo sono concentrati nella zona “Otaku” (il termine giapponese significa subcultura giapponese di appassionati in modo ossessivo di manga, anime, e altri prodotti a essi correlati.) di Akihabara e si trovano anche variazioni sul tema: non sono sempre locali con ragazze vestite da governanti francesi ma anche da dark Lolite, abiti più castigati, studentesse, Hello Kitty, e anche a tema erotico, ecc., tutti però con un denominatore comune: riverire in tutto e per tutto il cliente.

Entrando in questi locali, sembra d’entrare in un cartone animato.

Inizialmente, essendo da solo e non sapendo dove capitavo ero un attimo intimorito, ma dopo l’iniziale imbarazzo mi sono ambientato. Preso una bibita, dopo qualche minuto sono stato chiamato sul palco e ho dovuto travestirmi da anima manga (mettendo unicamente un piccolo berretto). Insieme a queste ragazze abbiamo fatto una foto con la polaroid che poi ti consegnano come regalo all’uscita.

É stata un’esperienza strana, in un luogo particolare che solo i giapponesi potevano inventarsi, sicuramente da provare.

 

Figura 7 - Maid Café

Dopo aver visitato questo quartiere mi dirigo a fare un po’ di shopping, e più precisamente mi dirigo nel quartiere di Harajuku. É famoso per i suoi negozi di tendenza e di moda streetwear ma soprattutto per il maestoso santuario Meiji-Jingu.

Il Santuario è uno dei principali di Tokyo, si trova in un’oasi naturale, immerso nel verde dove non sembra nemmeno di essere in una metropoli.

Da non perdere Takeshita Street, (Figura 8) via alla moda, pullulante di giovani e non, che si scatenano in shopping sfrenato, e dove anch’io mi sono tuffato. La  zona è molto interessante e piena di negozi, anche molto bizzarri. Sicuramente un modo per immergersi nella vita e nella cultura giapponese.

Nel quartiere di Harajuku si trova anche la via Omote-Sando, una via piena di Store e negozi di alta moda dove perdersi.  Dopo lo shopping mi dirigo in hotel per un riposino e una meritata doccia. Prima di cena però decido di vedere Tokyo dall’alto e illuminata a notte.

Il posto che scelgo è il Tokyo Metropolitan Government Offices situato a Shinjuku e dove si può godere di una vista splendida sulla città senza pagare nulla. Prendete un ascensore al piano terra del Building 1 per salire all’osservatorio situato a 202 m di altezza.

La vista è spettacolare, il panorama sulla metropoli di Tokyo sembra non aver fine.
Durante il giorno se siete fortunati con il meteo e avendo un cielo terso, rischiate di poter scorgere in lontananza il Monte Fuji.

Figura 8 - Takeshita Street

Dopo questa visita la fame si fa sentire, mi dirigo nel quartiere di Meguro per una cenetta a base di sushi. Domani si parte, direzione Kyoto!

GIORNO 4: KYOTO

Mi dirigo di buon mattino alla stazione centrale di Shibuya, dove attivo il mio Japan rail pass e prendo il primo treno Shinkansen (treni ad alta velocità) che in 2h e 40 min. (515 km) mi porterà a Kyoto.

La linea ad alta velocità tra Tokyo e Kyoto è una delle più trafficate al mondo. Con il Japan rail pass si può riservare il proprio posto anticipatamente oppure andare direttamente in stazione e trovare un posto libero. Io per ogni spostamento, ho sempre preferito riservare il posto e non rischiare di trovare il treno pieno, visto l’alto utilizzo in Giappone.

Vi sono 3 treni che percorrono la linea Tokaido Shinkansen: Nozomi, Hikari e Kodama, da tener presente che il Nozomi con il mio abbonamento Japan rail pass non è compreso. A differenza dei treni Hikari, tutti i treni Kodama necessitano di circa 4 ore per raggiungere Kyoto da Tokyo. Questo perché si fermano in tutte le stazioni prima di raggiungere la loro destinazione finale.

La tariffa standard di sola andata sarebbe di 13.080 yen per i posti non riservati e di 13.500 yen per i posti riservati sui treni Hikari e Kodama.

Tuttavia, come detto in precedenza, i possessori del Japan Rail Pass possono prenotare un posto e salire gratuitamente a bordo di uno dei due treni.

Già nel mio primo viaggio in Giappone nel 2016 ho visitato la vecchia capitale del Giappone, Kyoto una splendida città.
Arrivo in mattinata, e vado subito a prendere la mia stanza all’hotel Super Hotel riservato precedentemente e situato vicino al centro, proprio attaccato al famoso mercato Nishiki.
Nel pomeriggio mi dirigo nel vicino Nishiki market e pranzo al Tendon Makino Teramachi, ristorante specializzato nella tempura. Pranzo davvero ottimo.

Il modo migliore per visitare Kyoto è sicuramente quello di utilizzare le linee autobus. Vi è una comoda tessera giornaliera da acquistare.

Nel pomeriggio, dopo un giro in centro mi dirigo a visitare per la seconda volta il Fushimi Inari e tutta la zona circostante.

Per arrivare in questo luogo bisogna prendere il treno JR Nara Line fino a Inari, poi cambiare prendere la Keihan line fino a Fushimi-Inari. 

A pochi minuti di treno si arriva in questo complesso di templi e tori (portale d’accesso in giapponese).

Il complesso è davvero spettacolare, con i ciliegi in fiore ancora di più. In cima al tempio vi è una scalinata di tori che porta alla parte alta, uno dei simboli di questa città.

Rientro in hotel, per prepararmi e riposare un po’ prima d’uscire per cena.

Questa sera mi dirigo a Pontocho, insieme a Gion è il quartiere antico di Kyoto.

Pontocho, per lo più, può essere identificato in un piccolo e lungo vicoletto, parallelo al fiume Kamogawa, e delimitato dalle strade Shijo-dori a sud e Sanjo-dori a nord, attraversabile a piedi in circa 30 minuti.

A pranzo sono pochi i locali aperti, mentre di sera aprono verso le 17:00 e rimangono in attività fino alle 23:00 circa (ovviamente gli orari variano da posto a posto).

Qui è possibile gustare svariate pietanze che spaziano dai comuni ed economici yakitori (spiedini di pollo) alla tradizionale e più fine cucina di Kyoto (la cosiddetta Kaiseki Ryori).

Io per questa sera mi dirigo ad assaggiare la famosa carne di Kobe. Non è una cena a buon mercato, in quanto è una carne pregiata, che si griglia su appositi fornelli al centro del tavolo.

Ben rimpinzato e soddisfatto, decido di proseguire la serata in discoteca.

GIORNO 5: KYOTO

Il giorno successivo, mi dedico alla visita di Gion, (Figura 12) altro quartiere tipico, pieno di negozietti di artigianato locale e di bancarelle di cibo.

Adoro l’artigianato locale, fatto di bamboo quindi mi perdo in questa miriade di negozi, insieme a tantissimi altri turisti.

Figura 12 - Gion

Dopo un po’ di meritato riposo, esco per cena.

Nel 2016 nel mio primo viaggio in Giappone avevo scoperto casualmente un ristorante spettacolare a Pontocho. L’obbiettivo di questa sera è ritrovare questo ristorante perché purtroppo stupidamente non avevo marcato né l’indirizzo né il nome.

Ricordo unicamente che si trovava a Pontocho…

Fortunatamente dopo un po’ di girovagare, riesco a ritrovarlo.
La cena risulta ottima come la prima volta, il costo non è basso ma ne vale sicuramente la pena.
Questa volta però non mi sono dimenticato il bigliettino da visita. L’ultima serata a Kyoto si chiude nel modo migliore, domani direzione Osaka.

GIORNO 6: OSAKA

Venerdi 13 aprile, partenza da Kyoto direzione Osaka.

Vado alla stazione Shinkansen per prendere il treno ad alta velocità che in 10 minuti mi porterà ad Osaka. Le stazioni Shinkansen delle grosse città sono chiamate Shin con il nome della città. (es. Shin Osaka).

Arrivo al mattino ad Osaka, mi dirigo all’appartamento riservato su internet.

Dopodiché mi dirigo a visitare l’attrattiva più importante della città, il suo castello. (Figura 13)

Il castello si trova nel distretto di Chuo-ku, che raggiungo a piedi dalla fermata della metro della stazione centrale. Si tratta di uno dei castelli più famosi del Giappone. Il periodo migliore per visitarlo è durante la fioritura dei ciliegi.

L’entrata principale al parco si trova a 10 minuti a nord-est della stazione Tanimachi (linea metro Chuo / Tanimachi).

Il castello è imperiale, e tenuto perfettamente, entro a visitare il suo interno dove tutto è rimasto come una volta.

Visitato questo gioiello mi dirigo nel vicino parco per passeggiare e vedere la fioritura dei ciliegi.

Vicino si trova il fiume con una bella passeggiata, sempre con tanti alberi di ciliegio in fiore.

Figura 13 - Osaka Castle

Si è fatta sera, rientro in appartamento, riposo doccia ed esco per la cena. Mi dirigo verso Dotombori. (Figura 14).

Dotombori è il quartiere del divertimento notturno di Osaka.

Arrivato mi impressiona subito la folla di gente che affolla questo quartiere. I neon, le luci e insegne, le sale giochi, ovunque fanno di questo quartiere una zona imperdibile. Il mio obbiettivo però è rimpinzarmi, anche se non ho una meta precisa.

Giro in lungo e in largo il quartiere, poi vedo una colonna fuori da un ristorante e mi dico, proviamoci. Dopo 15 minuti di attesa, riesco ad entrare.

La specialità di questo posto è il sushi e il sashimi. Questi vengono fatti passare su un rullo ed io seduto scelgo ciò che desidero, alla fine pagherò in base al colore dei piattini e al numero di essi che ho preso. Inutile dirlo, sushi e sashimi buonissimi, il tutto per 3’300 Yen cioè 30 chf.

1 commento su “Giappone: tra antico e moderno”

  1. Super viaggio.. Complimenti, descrizioni molto dettagliate e ottimi i consigli degli hotel scelti. È stato come rivivere i posti in cui ero passato anch’io qualche anno fa.

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